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ESCLUSIVO: LA MALASANITA’ NON CONOSCE CONFINI
Medici sotto inchiesta per avere impiantato in pazienti dispositivi cardiaci prelevati da cadaveri. Truffate le assicurazioni. E’ accaduto in Romania

Sembra un film dell’orrore ma è purtroppo una triste scoperta, uno scandalo che rischia di travolgere la sanità romena dove una vera e propria organizzazione malavitosa lucrava ai danni di pazienti ignari e delle assicurazioni. Ne danno notizia tutti gli organi di stampa della Romania, tra cui Romania Journal.ro. 

Ma, andiamo con ordine.

Gli agenti di polizia, sotto la guida dei procuratori della Corte Suprema  stanno svolgendo indagini nei confronti di alcuni medici per una miriade di reati tra cui quelli di abuso d'ufficio, tangenti, elargizione di mazzette, falsità intellettuale, raggiro, falsificazione materiale in atti a firma privata. Sono in corso perquisizioni nelle contee di Brașov, Iasi e Neamț. Gli investigatori hanno anche visitato l'ospedale militare di Brașov e l'ospedale di emergenza “Sfântul Spiridon” a Iasi, luoghi di eccellenza medica nella sanità di quel paese. I medici sono indagati dopo aver operato diversi pazienti cardiopatici ed aver inserito stent prelevati da persone decedute. Più di 170 pazienti avrebbero ricevuto tubicini metallici per riparare le arterie (stent), pacemaker e defibrillatori da persone decedute. I dispositivi cardiaci sarebbero stati liquidati dalla National Health Insurance House inserendo codici falsi, secondo fonti giudiziarie citate da TVR.

Le fonti giudiziarie citate da stiriletvr.ro affermano che uno dei medici di Iași avrebbe coordinato l'attività di altri 3-4 medici, che lo avrebbero aiutato soprattutto nel prelevare i dispositivi dai cadaveri. Un altro medico di Brașov è sospettato di aver raccolto dispositivi cardiaci dai morti e di averli inviati a Iași, dove sono stati eseguiti gli interventi chirurgici. Con una parte dei soldi ottenuti, circa 90.000 euro, il medico di Iași avrebbe costruito una abitazione in un'area protetta. Gli stimolatori prelevati da pazienti deceduti sarebbero stati fatturati alla compagnia di assicurazione sanitaria inserendo codici DRG errati.

“Dalle indagini è emerso il fondato sospetto circa la commissione di alcuni reati di concussione, concussione e falso, commessi da personale medico o da persone del loro entourage, nonché indicazioni circa il fatto che tale personale medico avrebbe commesso più interventi chirurgici, in violazione delle procedure lavorative e delle indicazioni per l'uso di dispositivi medico-cardiologici (stimolatori cardiaci e defibrillatori), che hanno leso o messo in pericolo l'integrità fisica, la salute o la vita di alcune persone, loro pazienti”, afferma la fonte citata dal Romania Journal.ro News.

Sono state inoltre riscontrate violazioni delle disposizioni di legge in materia edilizia, riguardanti un fabbricato ubicato in un'area classificata come area protetta. Infatti, fonti giudiziarie, sempre citate dai media romeni, hanno rivelato che, con i soldi ricavati dai delitti, i medici presi di mira dalle perquisizioni avrebbero avviato la costruzione di abitazioni in un'area protetta, offrendo tangenti alle autorità locali per ottenere le necessarie autorizzazioni. Insomma una vera e propria organizzazione criminale ai danni di ignari cittadini e delle loro compagnie mediche assicurative. 

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