Dopo la bufera che lo ha investito, Boris Johnson si mette da parte come leader dei conservatori e promette che si dimetterà da premier in autunno. Le dimissioni a data, solo annunciate, saranno sufficienti per metterlo al riparo dalle critiche, almeno sul lato del governo? La crisi è nata proprio nell’esecutivo con le dimissioni dei suoi uomini chiave per la perdita di fiducia nei suoi confronti. Come potrà quindi il suo partito accettare un proseguimento della sua azione politica come premier? La crisi è tutta interna nei conservatori che, forse, sperano che siano i loro rivali, i laburisti, a toglierli da questa situazione, promuovendo in parlamento la richiesta di dimissioni.
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