CASE DA SOGNO MA INFESTATE DAI FANTASMI
Sono belle, ma sono anche abitate da presenze soprannaturali, forse.
Numerosi i casi negli Stati Uniti e non sembra uno scherzo di Halloween
Gli americani hanno inventato la festa di Halloween e quale luogo migliore potrebbe mettere in scena lo spettacolo di case abitate da spettri ed inquietanti presenze? Il Wall Street Journal ha dedicato un servizio proprio su questo argomento e ne sono venute fuori delle belle.
Ecco che cosa hanno scoperto.
Julia Park e suo marito Patrick Tracey sono uno dei tanti esempi di storie da raccontare in una fredda e tempestosa sera, di fronte ad un caminetto acceso: alcuni anni fa hanno acquistato una casa a Grass Valley, in California, nel 2020 da Pennie Hughes.
Non appena i due coniugi si sono trasferiti hanno iniziato a comparire monete. “Abbiamo trovato monetine ovunque - hanno detto al WSJ - nei posti più casuali”. Per diversi anni sono comparsi penny lucenti dove lei aveva già frugato. Era come se la vecchia proprietaria, soprannominata Lucky Pennie e che aveva avuto proprio un attacco di cuore ed era morta nella casa il giorno del trasloco, tornasse ogni notte e seminasse il terreno con dei centesimi. Del resto la figlia, sempre al WSJ, ha dichiarato che sua madre era giocosa, divertente e piena di malizia e che pensava che avrebbe potuto fare qualcosa del genere.
Ma come tutelarsi nel caso in cui si sia acquistata una casa che poi si è rivelata infestata da oscure presenze? Prendiamo il caso avvenuto nello stato di New York, dove la questione viene presa molto sul serio ed è regolamentata già in fase di compromesso. Il caso lo racconta
A WSJ Deanne Rymarowicz, consulente legale associato della National Association of Realtors. Jeffrey Stambovsky pagò un acconto di 32 mila dollari per l’acquisto di una casa da 650.000 dollari nella contea di NY. In seguito apprese che la proprietaria, Ackley aveva affermato pubblicamente che lei e la sua famiglia avevano visto fantasmi in casa per un periodo di nove anni. Inorridito, cercò di convincere il venditore a rescindere il contratto ed a restituire l'acconto, ma gli fu negato. Quindi intentò una causa, sostenendo che non avrebbe tentato di acquistare la casa se lo avesse saputo, e che l'attività paranormale aveva influito negativamente sul valore di rivendita della casa. Nella prima causa perse ma successivamente Stambovsky fece appello e vinse. Il giudice, nella sentenza dichiarò che se una persona dichiara pubblicamente che una casa è infestata dai fantasmi allora non si capisce perché debba celarlo in un atto di vendita e che il potenziale acquirente, non essendo del luogo, non avrebbe potuto conoscere con facilità la reputazione della casa che voleva acquistare. Per inciso, i proprietari che l’hanno abitata successivamente non hanno mai sperimentato attività soprannaturali nella casa.