L'Intervista
GIULIANO PANICUCCI è agente generale Axa assicurazioni dal 2005. Sposato con Donatella e padre di Lorenzo ed Elisa, attualmente gestisce l'agenzia Axa assicurazioni di Pisa insieme al socio Andrea Costanzo.
Nel 1962 il padre, Umberto Panicucci, inizia a fare l'assicuratore in Pisa....riscontrando un buon successo e con il passare degli anni, e più precisamente nel 1980, apre una succursale nel paesino di residenza, Santa Maria a Monte, Pisa, continuando a crescere ed a lavorare con impegno; nel 1984 entra in società Costanzo Paolo (zio dell'attuale altro socio Andrea).
Nel 1995 Giuliano inizia ad affacciarsi nel mondo assicurativo, mentre ancora studiava, facendo esperienze importanti sia formative che lavorative. in particolare conseguendo un Master in "Assicurazioni Commercial Line" presso il Politecnico di Milano nel 2016.
Nel 2005 riceveva il mandato di Agente generale da parte della compagnia e subentrava ufficialmente al posto del padre che si era guadagnato la meritata pensione.
Adesso Giuliano ed Andrea si stanno ulteriormente espandendo. Infatti hanno aperto un ufficio sulla costa toscana, a Marina di Pisa e un'ulteriore sede con un mandato diverso, Itas Mutua, a Montecatini terme, in provincia di Pistoia.

ASSICURAZIONI, L'IA NON BASTA
Giuliano Panicucci (Axa): "l'Intelligenza Artificiale aiuta, ma la fiducia la costruisce il consulente".
In che modo le compagnie assicurative stanno utilizzando l'Intelligenza Artificiale per valutare il rischio e calcolare i premi?
"L’intelligenza artificiale sta conquistando sempre più settori e anche in ambito assicurativo ci sono già sistemi integrati che possono svolgere diverse funzioni, dai chatbot che interagiscono con i clienti, agli algoritmi di personalizzazione pricing a quelli che sanno mettere a punto una analisi predittiva per individuare in autonomia le vere esigenze della clientela.
Gli investimenti nel settore sono ingenti, si ritiene che l’analisi approfondita dei dati possa portare a personalizzazioni specifiche nelle offerte e al raggiungimento di fette di clientela con prodotti specifici. È un mondo in continuo divenire e non è facile nemmeno capire dove possa andare a parare, per il momento però si ragiona in termini macro, le agenzie non sono direttamente interessate".
Quali criteri vengono utilizzati dagli algoritmi per analizzarei dati dei clienti e come si garantisce che questi modelli siano trasparenti e non discriminatori?
"I criteri possono essere molteplici, basta indirizzarli verso ciò che si vuole proporre: si va a scandagliare dati diversi in caso di campagne sulla salute oppure sui rischi catastrofali. Si può quindi spaziare molto e puntare l’obbiettivo dove si è interessati in quel momento. Le normative a livello europeo sono molto stringenti e il consumatore finale ha anche opzioni per difendersi se ritiene di essere stato soggetto a selezione discriminatoria, ma c’è ancora molta disinformazione a riguardo o almeno pochissima conoscenza".
Che tipo di dati vengono raccolti nelle banche dati assicurative e quali misure adottate per proteggerli da accessi non autorizzati?
"Tutti i dati sono raccolti, anche i più disparati: dal colore della macchina, alle abitudini di guida o a quelli sulla situazione fisica e di salute. Tutto finisce in un calderone e può essere utilizzato dalle intelligenze artificiali. Ci sono varie misure di protrazione e trasparenza, con un complesso sistema normativo a tutela del consumatore. Chiaramente l’obiettivo è lasciare 'l’uomo al centro', cioè una gestione delle IA che passa sempre dalla mano dell’uomo, unico che ha la possibilità di fermare o accelerare i processi".
Come cambierà il ruolo dell'intermediario assicurativo con la crescente automazioni e l'uso dell'IA nei processi di vendita e consulenza?
"Nel breve non penso ci saranno cambiamenti.
Il consulente ha la decisiva possibilità di creare il legame di fiducia con il cliente, cosa che potrà mai veramente fare un chatbot. Quello che cambierà sono gli strumenti che verranno dati al consulente per approcciare il mercato, strumenti sempre più calibrati e precisi per andare a soddisfare le varie fasce di clientela sempre più disomogenee tra loro".






