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   AL VIA NEGLI USA IL VACCINO COVID                       PER I PIU' PICCOLI
FDA approva le richieste di Pfizer e Moderna . Le vaccinazioni a fine mese. Il parere del Prof. Bassetti sull'utilità in Italia del vaccino per la fascia 6 mesi - 5 anni di età.
 

Secondo il report presentato da Moderna e Pfizer e già pubblicato, questi vaccini sono molto sicuri e dovrebbero ricevere le autorizzazioni entro pochi giorni ed essere già disponibili per le somministrazioni dai pediatri a fine mese.

Moderna ha studiato la somministrazione di due dosi del suo vaccino per bambini, mentre Pfizer ha una strategia di tre dosi.

La sperimentazione conclusa non ha registrato casi di miocardite, la pericolosa malattia cardiaca che, in casi rari, si è manifestata tra adolescenti e giovani.

La FDA ha affermato che, negli Stati Uniti,  i tassi di ospedalizzazione tra i bambini piccoli sono più alti rispetto ai bambini più grandi e paragonabili ai giovani adulti, sottolineando l'urgenza di ottenere vaccinazioni per questa fascia di età.

Abbiamo chiesto il parere dell’infettivologo Prof. Matteo Bassetti in merito alla necessità o meno di vaccinare i bambini nel nostro paese, quando sarà approvato anche da noi il vaccino per tale fascia di età:

“I vaccini sono sempre una opportunità - ha detto Bassetti - non come obbligo ma come raccomandazione. Saranno le famiglie a parlare con il proprio pediatra  e valutarne l’utilizzo. Dobbiamo pensare - ha continuato Bassetti - che nei primi anni di vita contrarre il Covid non è assolutamente una passeggiata. All’età di 1 o 2 anni le complicanze, anche infiammatorie, sono importanti ed avere il vaccino può fare davvero la differenza. La variante Omicron 5  è, come contagiosità, paragonabile al morbillo, se entra in una famiglia finisce per colpirne tutti i membri. Come sempre - ha concluso il professore - non va guardato alla vaccinazione con gli occhi della propaganda e della contrapposizione  ma, al contrario, come una grande opportunità fornita dalla scienza.”

IMPIANTATO IL PRIMO ORECCHIO BIONICO STAMPATO IN 3D

Eccezionale intervento ricostruttivo negli Stati Uniti apre le porte ad impensabili sviluppi nel campo della medicina rigenerativa e nei trapianti


Ha 20 anni, è messicana, e si chiama come una famoso apparato tecnologico diffuso da Amazon, Alexa. Da oggi, anche lei, ha qualcosa di futuribile impiantato nel proprio corpo. Un orecchio stampato in 3D realizzato con le cellule della stessa donna. Ne da notizia  il New York Times e rappresenta un straordinario progresso nel campo dell’ingegneria dei tessuti. Il capolavoro si è reso possibile grazie alla tecnologia sviluppata da un’azienda biotech americana, la 3DBio Therapeutics, leader nella medicina rigenerativa attraverso la biostampa in 3D per fornire tessuti ed organi viventi, funzionali e personalizzati, progettati secondo le esigenze sanitarie dei pazienti. La paziente che ha ricevuto l’orecchio bionico fa parte di una sperimentazione clinica che comprende 11 pazienti. Alexa era affetta da microtia, un raro difetto congenito che rende la parte esterna dell’orecchio piccolo e deformato. L’intervento è avvenuto nel marzo scorso ma è stato comunicato solo adesso e tutto sta procedendo bene. Il fatto che le cellule che hanno ricostituito il nuovo orecchio provengano dal tessuto stesso del paziente fa ben sperare e bassa la probabilità di rigetto. Anzi, l’orecchio bionico sta continuando a rigenerare il tessuto cartilagineo, conferendogli un aspetto naturale.
Le fasi dell’intervento sono degne di nota: un chirurgo ha rimosso una parte di cartilagine dal moncone esistente della paziente ed assieme ad una stampa in 3D dell’altro orecchio sano, sono stati inviati all’azienda 3DBio. Qui le cellule viventi sono state mescolate con il bioinchiostro a base di collagene prodotto dall’azienda. Questo è stato inserito con una siringa nella biostampante, la quale ha spruzzato il materiale replicando l’orecchio sano della paziente, così come un qualunque processo di riproduzione in 3D. La forma dell’orecchio stampata è stata spedita in un guscio protettivo in celle frigorifere ed il chirurgo, ricevuto il pacco (magari proprio da Amazon…) ha impiantato l’orecchio bionico sotto la pelle della paziente. Quando la pelle è stata tesa attorno all’impianto, è emersa la forma del nuovo orecchio.
I dirigenti dell’azienda 3DBio affermano che tale tecnologia potrà essere usata in altre parti del corpo come il naso, i dischi spinali, il menisco del ginocchio e la cuffia dei rotatori. Ma apre la strada anche alla produzione in 3D di organi vitali ben più complessi come il fegato, i reni e persino il pancreas, rivoluzionando il settore dei trapianti e l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da gravi malattie. Certo, il percorso verso il trapianto in 3D di organi importanti del corpo umano è ancora molto lungo ma questa nuova tecnologia, che sta muovendo i primi passi, rappresenta un decisivo passo in avanti. La domanda da porsi adesso non è ‘se’ ma ‘quando’ sarà possibile. Sicuramente siamo testimoni di una rivoluzione scientifica che rappresenterà una pietra miliare nell’utilizzo della tecnologia 3D nei trapianti rigenerativi sull’essere umano.

 

Mentre i contagi da Covid-19 rimangono su livelli elevati e si susseguono varianti e sub varianti in tutto il mondo, ma permettendo comunque ai cittadini di condurre una vita quasi normale, grazie soprattutto ai vaccini, c’è ancora una parte della popolazione che non può averne accesso e rimane così scoperta ed a livelli di rischio aggiuntivi, questi sono i bambini più piccoli in età pediatrica.

Bloomberg rilancia una notizia molto promettente: due vaccini Covid per bambini di età compresa tra 6 mesi e 5 anni sono stati esaminati dalla FDA statunitense (Food and Drug Administration) ricevendo il via libera. 

STRAGE TEXAS, POLIZIA SOTTO ACCUSA

Alla fine sul banco degli imputati sta finendo la polizia locale per la lentezza nell'intervento alla strage avvenuta nella scuoa elementare nel Texas. Si ammettono i ritardi, si chiede scusa ma, ora, i vertici locali rischiano l'incriminazione.

MASCHERINA AVANTI TUTTA

Il governo sta valutando di prorogare anche dopo la scadenza fissata per il prossimo 15 giugno l'obbligo di mascherina su mezzi pubblici, treni e scuole. Per cinema e teatri si prospetta la fine di tale prescrizione.

TRUMP PENSA GIA' AL 2024

L'ex presidente Usa, Donald Trump, non ha mai smesso di punzecchiare il suo successore ma, più passa il tempo, e più si fa vivo l'interesse per le elezioni presidenziali che si svolgeranno nel 2024. In una Convention, a proposito dell'uso delle armi ha dichiarato:

"L'esistenza del male non è un motivo per disarmare i cittadini che rispettano la legge, anzi, è una delle ragioni per armarli."

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