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LA POPOLAZIONE MONDIALE RAGGIUNGE GLI 8 MILIARDI
La crescita esponenziale della Nigeria, l’India che supererà la Cina, i paesi industrializzati a crescita zero. Si aprono sfide con cambiamenti epocali. La grave minaccia all’ambiente ed al consumo delle risorse.
IMPIANTATO IL PRIMO ORECCHIO BIONICO STAMPATO IN 3D
Eccezionale intervento ricostruttivo negli Stati Uniti apre le porte ad impensabili sviluppi nel campo della medicina rigenerativa e nei trapianti
Ha 20 anni, è messicana, e si chiama come una famoso apparato tecnologico diffuso da Amazon, Alexa. Da oggi, anche lei, ha qualcosa di futuribile impiantato nel proprio corpo. Un orecchio stampato in 3D realizzato con le cellule della stessa donna. Ne da notizia il New York Times e rappresenta un straordinario progresso nel campo dell’ingegneria dei tessuti. Il capolavoro si è reso possibile grazie alla tecnologia sviluppata da un’azienda biotech americana, la 3DBio Therapeutics, leader nella medicina rigenerativa attraverso la biostampa in 3D per fornire tessuti ed organi viventi, funzionali e personalizzati, progettati secondo le esigenze sanitarie dei pazienti. La paziente che ha ricevuto l’orecchio bionico fa parte di una sperimentazione clinica che comprende 11 pazienti. Alexa era affetta da microtia, un raro difetto congenito che rende la parte esterna dell’orecchio piccolo e deformato. L’intervento è avvenuto nel marzo scorso ma è stato comunicato solo adesso e tutto sta procedendo bene. Il fatto che le cellule che hanno ricostituito il nuovo orecchio provengano dal tessuto stesso del paziente fa ben sperare e bassa la probabilità di rigetto. Anzi, l’orecchio bionico sta continuando a rigenerare il tessuto cartilagineo, conferendogli un aspetto naturale.
Le fasi dell’intervento sono degne di nota: un chirurgo ha rimosso una parte di cartilagine dal moncone esistente della paziente ed assieme ad una stampa in 3D dell’altro orecchio sano, sono stati inviati all’azienda 3DBio. Qui le cellule viventi sono state mescolate con il bioinchiostro a base di collagene prodotto dall’azienda. Questo è stato inserito con una siringa nella biostampante, la quale ha spruzzato il materiale replicando l’orecchio sano della paziente, così come un qualunque processo di riproduzione in 3D. La forma dell’orecchio stampata è stata spedita in un guscio protettivo in celle frigorifere ed il chirurgo, ricevuto il pacco (magari proprio da Amazon…) ha impiantato l’orecchio bionico sotto la pelle della paziente. Quando la pelle è stata tesa attorno all’impianto, è emersa la forma del nuovo orecchio.
I dirigenti dell’azienda 3DBio affermano che tale tecnologia potrà essere usata in altre parti del corpo come il naso, i dischi spinali, il menisco del ginocchio e la cuffia dei rotatori. Ma apre la strada anche alla produzione in 3D di organi vitali ben più complessi come il fegato, i reni e persino il pancreas, rivoluzionando il settore dei trapianti e l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da gravi malattie. Certo, il percorso verso il trapianto in 3D di organi importanti del corpo umano è ancora molto lungo ma questa nuova tecnologia, che sta muovendo i primi passi, rappresenta un decisivo passo in avanti. La domanda da porsi adesso non è ‘se’ ma ‘quando’ sarà possibile. Sicuramente siamo testimoni di una rivoluzione scientifica che rappresenterà una pietra miliare nell’utilizzo della tecnologia 3D nei trapianti rigenerativi sull’essere umano.
Una indagine condotta dalle Nazioni Unite stima in 8 miliardi il numero della popolazione raggiunta nel mondo alla data del 15 novembre 2022, con gran parte della crescita proveniente dalle nazioni in via di sviluppo in Africa.
Tra questi c'è la Nigeria, con la città Lagos che conta oltre 15 milioni di abitanti, che la rendono una delle più caotiche metropoli al mondo.
E nei prossimi trent’anni, sempre secondo stime ONU, la popolazione nigeriana dovrebbe aumentare ancora di più: da 216 milioni di quest'anno ai 375 milioni, rendendo questo paese il quarto più popoloso del mondo dopo India, Cina e Stati Uniti.
La tendenza al rialzo demografico in queste parti del mondo minaccia di lasciare indietro ancora più le persone, poiché i governi lottano per fornire aule e posti di lavoro sufficienti per un numero in rapida crescita di giovani e l'insicurezza alimentare diventa un problema ancora più urgente.
La Nigeria è tra gli otto paesi che secondo le Nazioni Unite rappresenteranno più della metà della crescita della popolazione mondiale da qui al 2050, insieme alle altre nazioni africane come il Congo, l’Etiopia e la Tanzania.
Nel rapporto delle nazioni unite si afferma che “la popolazione in molti paesi dell'Africa sub-sahariana raddoppierà tra il 2022 e il 2050, esercitando ulteriore pressione sulle risorse già limitate e sfidando le politiche volte a ridurre la povertà e le disuguaglianze”.
Si prevede che la popolazione mondiale raggiungerà circa 8,5 miliardi nel 2030, 9,7 miliardi nel 2050 e 10,4 miliardi nel 2100.
Altri paesi che completano l'elenco con la popolazione in più rapida crescita sono l'Egitto, il Pakistan, le Filippine e l'India, che l'anno prossimo supererà la Cina come nazione più popolosa del mondo.
Tuttavia, gli esperti affermano che la più grande minaccia per l'ambiente è il consumo, che è più alto nei paesi sviluppati che non stanno subendo un grande aumento della popolazione.
In una intervista raccolta da AP, il direttore esecutivo di Population Foundation of India, Poonam Muttreja, afferma che “le prove globali dimostrano che una piccola parte della popolazione mondiale utilizza la maggior parte delle risorse della Terra e produce la maggior parte delle sue emissioni di gas serra. Negli ultimi 25 anni - ha affermato - il 10% più ricco della popolazione mondiale è stato responsabile di oltre la metà di tutte le emissioni di carbonio".
Secondo le Nazioni Unite, la popolazione nell'Africa sub-sahariana sta crescendo del 2,5% all'anno, più di tre volte la media globale. Le donne in questa zona hanno in media 4,6 nascite, il doppio dell'attuale media globale di 2,3.
Le famiglie si allargano quando le donne iniziano ad avere figli presto e 4 ragazze su 10 in Africa si sposano prima di compiere 18 anni, secondo i dati delle Nazioni Unite. Il tasso di gravidanze adolescenziali nel continente è il più alto del mondo: circa la metà dei bambini nati l'anno scorso da madri sotto i 20 anni in tutto il mondo erano nell'Africa sub-sahariana.
Tuttavia, qualsiasi sforzo per ridurre le dimensioni della famiglia fatto in questo momento sarebbe già troppo tardi per rallentare in modo significativo le proiezioni di crescita del 2050, hanno affermato le Nazioni Unite.
Il rapporto, infatti, rileva che “tale crescita si verificherebbe anche se la gravidanza nei paesi ad alta fertilità di oggi dovesse scendere immediatamente a circa due nascite per donna”.
A fronte di questi aumenti esponenziali demografici, l'ONU afferma che i tassi dovrebbero diminuire dell'1% o più in 61 nazioni.
La popolazione degli Stati Uniti, per esempio, è ora di circa 333 milioni, secondo i dati dell'US Census Bureau. Il tasso di crescita della popolazione nel 2021 è stato solo dello 0,1%, il più basso dalla fondazione del Paese. Il paese, come gli altri, dovrà puntare sul ripopolamento dettato dall’inevitabili flussi migratori. Ma anche negli Stati Uniti gli occhi puntati sono non tanto sul numero della popolazione ma sul modo in cui la popolazione consuma, questo ò davvero il problema principale, che rischia di mettere in crisi definitiva l’intero pianeta.
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