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L'Intervista 

PAOLA MARELLA è laureata in Architettura di Interni al Politecnico di Milano. Arredatrice e real estate advisor,  divide la professione immobiliare con il piccolo schermo, conducendo trasmissioni di grande successo. Attualmente è su Sky con la serie “Un sogno in affitto.”

Sposata con Nico, ha un figlio, Nicola, che studia e vive a Londra.

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ph. Carmelo Poidomani

Abbiamo intervistato Paola Marella, donna di grande successo e di gran classe.

“Il Covid ha portato ad un maggiore attenzione per gli spazi esterni e ad una nuova divisione di quelli interni."

Sulla scelta tra casa in affitto o acquisto con mutuo, Paola sostiene che

 "oggi è un momento storico in cui i soldi non rendono a sufficienza, il mio consiglio è di investire in immobili.."

Paola Marella ama il mare ed ama follemente Parigi per "il fascino che emana, anche in inverno e che la rende unica."

Come è cambiato il mercato immobiliare dopo il Covid?

“Sicuramente c’è un’attenzione maggiore allo spazio esterno, che siano balconi o terrazzi nelle grandi città o che siano giardini nelle periferie o comunque mei piccoli centri. E’ un’attenzione che è diventata sicuramente una delle maggiori richieste, dopodiché c’è anche un’idea diversa nella divisione interna degli spazi, più attenzione a degli spazi che possono essere un pò più privati, quindi magari non più l’open space ma meglio la cucina divisa; si è vista l’importanza di avere degli spazi autonomi.”
 

Che cosa non può mai mancare in un'abitazione?

“Per quanto mi riguarda io consiglio sempre una grande attenzione alla luce naturale ma anche con un supporto di quella artificiale che ha un’importanza notevole.”

La casa ideale è in città o in campagna, un appartamento o una villetta?

““Ovviamente è una questione totalmente soggettiva. Per quanto mi riguarda ovviamente io vivo da sempre ed amo le grandi città, anche se poi appena posso scappo al mare, che amo molto, oppure in un’altra città europea, amo le città metropolitane, quelle dove c’è la possibilità di vivere e vedere teatri, mostre, cinema, spazi da poter vivere.”

 

Che consiglio si sente di dare ad una giovane coppia che si vuole sposare oppure andare a convivere: meglio una casa in affitto o un acquisto con mutuo?

“Questo è un tema importante. Oggi è un momento storico in cui sappiamo molto bene che i soldi non rendono a sufficienza o rendono poco ed io sono da sempre una sostenitrice dell’investimento immobiliare. Questo vale sempre di più per le grandi città che ha ovviamente un mercato più fluido. Io sto vedendo quello che sta succedendo a Londra perché ho un figlio che vive lì ed è una tragedia perché sto vivendo l’affitto della casa ed è un problema di dimensioni epocali perché in quella metropoli c’è un mercato floridissimo e velocissimo. Quindi in questo momento il mio consiglio è per acquistare, dopodiché è altrettanto vero che i trentenni di oggi che sono nel mondo lavorativo vivono un pò la casa come se fosse un taxi, che li  portano da una parte all’altra, nel senso che cambiano location molto rapidamente rispetto alle generazioni precedenti, penso a quelle degli anni sessanta, dove c’era l’esigenza del cosiddetto posto fisso. Invece questa nuova generazione ha l’idea di progettare il proprio futuro che se li porta in giro non è un problema e si spostano, quindi in questo caso, in una prima fase può essere più utile un affitto. Senza dimenticare che oggi per comprare casa è molto complicato in quanto occorre avere una base molto importante, soprattutto in Italia dove il mondo dei mutui è cambiato ed occorrono garanzie reali.”

Quale è la vacanza ideale secondo Paola Marella?
“Sicuramente il mare, tutta la vita. Anche perché io essendo ipertesa ho dovuto abbandonare  la montagna da più di vent’anni, anche perché nel frattempo mio figlio è cresciuto ed è cominciato ad essere totalmente indipendente e quindi mi sono indirizzata verso il mare."
 

Hai scritto che se vincessi alla lotteria compreresti una casa a Parigi di 50mq. Perché proprio quella città
“Io amo follemente da sempre Parigi. Ho avuto la fortuna di poterla vivere dei periodi. E’ una città che amo perché offre tanto di quello che a me piace come mostre, teatri, musei ed anche da un punto di vista di architettura, avendola studiata, con Haussman che la progettò nel fine 800, con un’opera straordinaria e la vivi tutta camminando per le strade di Parigi. Le case, anche se sono tra virgolette obsolete hanno un fascino che non ha uguali. Anche in pieno inverno, questo concetto tutto tipico parigino di mangiare fuori, nelle braserie, di vivere il fuori, nonostante sia una città molto fredda, si vive esternamente. E’ tutta bella da vedere.”

Dal 3 luglio su Sky è in onda la nuova edizione di “Un sogno in affitto”. Ti trovi meglio nella veste di conduttrice televisiva o real estate advisor?
“Amo entrambe le cose, sono fortunata di poterle fare. Il sogno in affitto è un programma che amo molto che piacciono perché fanno sognare, un pò come erano le puntate di “Cerco Casa disperatamente”, che, tra l’altro, una serie l’ho girata a Parigi. Il sogno in affitto vuol dire una casa meravigliosa interpretato da degli ospiti che ho la fortuna siano persone piacevolissime che hanno un modo di essere umanamente straordinario, sono sempre stata fortunata per cui ho modo di conoscere o vedere persone che mi accompagnano in questa avventura in modo molto piacevole.”

Se ti proponessero di partecipare all’Isola dei famosi accetteresti?
“Me lo proposero tanto tempo fa ma non è proprio il mio habitat. Amo il mare ma non quel genere di esperienza. Non mi piace la televisione urlata, a me piacciono le trasmissioni pacate, a prescindere dall’abilità straordinaria dei vari conduttori.”

Hai mai pensato a realizzare un format del tipo “un’Isola in affitto”?
“Non ho tutti questi poteri di decidere che mi vengono attribuiti. Se avessi potuto mi sarebbe piaciuto tornare ad un programma di gare d arredamento, come avevo fatto un tempo. Le reti hanno le loro dinamiche, quali sono i programmi che funzionano e le case di produzione poi mettono insieme le cose. Io dico la mia in un progetto che comunque è già stato costruito.”

 

In conclusione, quali sono i progetti futuri?
“Penso e spero che “Un sogno in affitto” continui perché è un programma che funziona molto bene. Dovevo fare una cosa carina che purtroppo non possono realizzare per impegni miei, per il resto ripeteremo altri programmi e ci saranno le cose che faccio normalmente, con la speranza che ce ne siano anche di nuove.”

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ph. Oriana Spadaro

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